Una struttura urbanistica che ha facilitato nel tempo la peculiarità di una vita sociale tutta propria, terreno fertile per la fantasia del Goldoni. Ma si potrebbe concludere anche che forse quella struura è stata essa stessa generata dalla vita sociale di questo antico porto di mare.
Da sempre in contesa con Venezia, come in tutte le città venete dominate dalla Serenissima non manca l’emblema della Repubblica, il leone, che i chioggiotti, in scherno ai dominatori, realizzarono però con le sembianze di un gatto: el gato de Ciòsa domina ancora oggi a Vigo, alla fine di Corso del Popolo, dove ci si può imbarcare per la lunghissima Isola di Pellestrina: una suggestiva striscia di terra lunga 20 chilometri e larga poche centinaia di metri che separa mare e laguna.
Tra i pittoreschi centri di Pellestrina e San Piero in Volta dove sono ormeggiati centinaia di pescherecci, si può raggiungere con l’autobus il Lido e la città di Venezia passando per le bocche di porto che assicurano il ricambio d’acqua della laguna ed il passaggio delle imbarcazioni, come a Malamocco, dove navi da carico e petroliere passano per raggiungere Marghera ed il Petrolchimico.